Favorire la diffusione degli smart building è una scelta positiva in termini di efficienza energetica, di uso di fonti rinnovabili e di maggiore sicurezza e comfort per le persone. Nonostante il successo del Superbonus 110%, il mercato degli smart building stenta a decollare: gli investimenti del 2020 (7,67 miliardi di euro) nelle principali tecnologie connesse all’edilizia intelligente sono calati dell’11% rispetto al 2019.
Come afferma Federico Frattini, Vicedirettore dell’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano che ha presentato il terzo Smart Building Report 2021: «La Commissione Europea ha tracciato un percorso molto chiaro che deve condurre alla completa decarbonizzazione di tutti i settori, compreso quello degli edifici. Ma gli obiettivi europei di edifici a zero emissioni potranno essere raggiunti solo attraverso ingenti investimenti che portino a ridurre i consumi, aumentare la penetrazione delle fonti rinnovabili e installare infrastrutture digitali per gestire correttamente i carichi termici ed elettrici. Per quanto riguarda l’Italia, gli stanziamenti previsti dal PNRR sono certamente un buon inizio, ma non bastano».
Gli investimenti legati all’edilizia intelligente toccano i seguenti settori: il 63% della spesa ha riguardato le building devices & solutions , il 16% le automation technologies, il 15% le piattaforme di gestione e controllo per elaborare le informazioni e il 6% le infrastrutture di rete.
Aggiornamenti sul Superbonus
A un anno dall’entrata in vigore del Decreto Rilancio, i dati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate confermano il forte interesse del mercato per il Superbonus: al 31 agosto 2021 erano state presentate oltre 37.000 dichiarazioni di conformità, per un valore di mercato di 5,7 miliardi di euro, che corrispondono a oltre 6,2 miliardi di detrazioni.
Dal confronto con gli operatori di mercato è emersa l’esigenza di sviluppare un sistema di incentivi con una visione di medio termine, che permetta di strutturare un piano di interventi con una prospettiva temporale superiore a un anno, così da avere la certezza di riuscire a completare i lavori.
Il concetto di cybersecurity per gli edifici intelligenti sta diventando sempre più rilevante, perché il numero di dispositivi smart connessi alla rete – legati a sistemi di riscaldamento e condizionamento, ascensori, rilevatori di fumo, allarmi, controlli degli accessi, videosorveglianza – è in continua crescita e rende gli smart building vulnerabili agli attacchi informatici.