Il Ristorante Cracco, aperto lo scorso febbraio nel cuore di Milano dallo chef Carlo Cracco, occupa 1.118 metri quadrati disposti su cinque piani: nei sotterranei l’enoteca, all’ammezzato un laboratorio, un bar caffè bistrot aperto sette giorni su sette al pieno terra, la sala e la cucina al primo piano e all’ultimo piano uno spazio dedicato a mostre, eventi e concerti.
Il progetto è firmato dallo Studio Peregalli: Laura Sartori Rimini e Roberto Peregalli si sono ispirati al ristorante Le Grand Véfour presso i giardini del Palais Royal di Parigi, un gioiello dell’arte decorativa del XVIII secolo.
Nato dalla volontà di creare una combinazione armoniosa tra tradizione e innovazione il progetto dello spazio multipiano porta all’interno del locale uno stile retrò e raffinato, proprio del Salotto di Milano di fine Ottocento, che si riflette nella scelta accurata degli arredi, dei colori e dei materiali utilizzati con una particolare attenzione alle finiture preziose.
Grandissima attenzione dunque alle finiture e alla posa di pavimenti e rivestimenti, dove, tra le aziende selezionate, è stata coinvolta la veneta Progress Profiles, specializzata nel settore. Se le membrane e i sistemi di posa non sono ora più visibili, i profili sono estremamente funzionali in tutte e tre le cucine (bistrò, ristorante e pasticceria) mentre nei servizi al piano terra e al primo piano donano un tocco di armonia e raffinatezza.
«La richiesta di una committenza di pregio come questa necessita di una selezionata rete di aziende leader che garantiscano un lavoro di qualità con prodotti di alto livello per innovazione, prestazioni e design. Con il progetto Posami il rapporto con il committente è stato ottimizzato e gestito con elevata professionalità da parte di un unico interlocutore preparato, in grado di assicurare un’esecuzione dei lavori a regola d’arte e in tempi predefiniti. Per quanto riguarda la nostra azienda, le esigenze erano diversificate poiché i prodotti sono stati posati e utilizzati in ambienti molto diversi tra loro: nei bagni di rappresentanza e nelle cucine ad esempio, sono stati impiegati la membrana Prodeso e il sistema di livellamento Proleveling System, che assicurano un lavoro estetico finale perfetto e che non necessitano di lavori di manutenzione futuri. I profili scelti invece per le tre cucine sono ideali per garantire la pulizia e l’igiene e sono idonei al contatto con prodotti alimentari, mentre nelle sale sono le finiture in ottone che aggiungono eleganza e fascino ricercato agli ambienti». Dennis Bordin, Amministratore delegato Progress Profiles
Il cuore del ristorante, la cucina dello Chef, è fortemente caratterizzato dalla mattonella in ceramica 4 volte curva disegnata da Gio’ Ponti e Alberto Rosselli per la Triennale di Milano del 1960. Nei colori giallo zafferano, bianco e nero, è stata posata con l’aiuto distanziatori livellanti Progress Profiles Proleveling System.
Ma la cucina non è una sola: ogni piano del ristorante, infatti, ne possiede una. Ogni lavorazione è stata eseguita a regola d’arte, con cura di ogni dettaglio, in particolare nella cucina piano ammezzato sono stati rivestiti tutti gli archi a volta presenti, mediante un taglio delle piastrelle preciso, i cui bordi esterni sono stati protetti dal profilo Proterminal e da altre serie di prodotti in gamma Progress Profiles.
Inoltre, per proteggere gli angoli esterni dei rivestimenti sono stati posati i profili Projolly, Projolly Quart e il profilo a forma di “L” Proterminal, entrambi in acciaio.Nelle sale l’ottone naturale delle finiture fa da padrone e aggiunge eleganza agli ambienti. Procarpet consente di raccordare in modo continuo e senza gradini la moquette alla pavimentazione, anche di diverso spessore, proteggendone i bordi; mentre Proterminal separa e protegge pavimenti diversi con un tocco dorato.