Entra di diritto anche Marazzi nella mostra Gio Ponti Amare l’architettura che si tiene al Maxxi Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma fino al 13 aprile 2020. Infatti, nella sezione “L’architettura è un cristallo” due composizioni interpretano Triennale, l’iconica piastrella quattro volte curva disegnata nel 1960 da Gio Ponti e Alberto Rosselli per Marazzi.
L’esposizione, curata da Maristella Casciato e Fulvio Irace con Margherita Guccione, Salvatore Licitra, Francesca Zanella e realizzata in collaborazione con Csac – Centro studi e archivio della comunicazione dell’Università di Parma e Gio Ponti Archives, mira a studiare e comunicare la poliedrica attività di Gio Ponti a partire dal racconto della sua rivoluzionaria ricerca sull’architettura, ‘scenario e soccorso della nostra vita’.
Triennale viene interpretata come forma d’arte, generatrice di altre forme, nel rispetto del concetto di forma finita di Ponti. Le due composizioni, entrambe realizzate con Triennale in gres nero, una in formato 30×46,5 e una in formato 10×15,5 cm -, fanno da cornice a bozzetti originali disegnati da Gio Ponti.
Triennale è ancora oggi una forma iconica che mantiene grande versatilità: può essere applicata a qualsiasi collezione Marazzi, con qualsiasi palette o texture, e continua ad affascinare architetti, designer e artisti. Triennale, infatti, è stata recentemente ritratta da Adrian Samson, noto fotografo londinese.
«Mi sono innamorato dei colori e dei disegni di queste piastrelle iconiche. Mi sembravano oggetti d’arte. Non volevamo usare nessun materiale aggiuntivo, ma solo lavorare con la loro forma, il loro corpo, esaltandone la sensualità»
Adrian Samson.