Ci ha messo un po’ a vedere la luce questo progetto firmato dallo studio veneziano LR-Architetti: vincitore di un concorso under 40 come opera non costruita, nel 2007 viene formalizzato l’incarico, ma per mancanza di fondi da parte del Comune i lavori si fermano. Bisognerà aspettare il 2015 per proseguire con il cantiere, grazie a una parte di fondi stanziati dalla Fondazione Cariplo.
Il progetto di riqualificazione dell’ex convento cinquecentesco già convertito in biblioteca rientra nell’ambito degli interventi di adeguamento funzionale di edifici pubblici nel Comune di Gonzaga (Mn) e in origine comprendeva più interventi, dei quali solamente la sistemazione del piazzale esterno è stata rimandata, per la complessità dovuta al ritrovamento di resti archeologici durante gli scavi. Il programma prevedeva la realizzazione di una nuova scala più ampia di quella esistente, insieme a un ascensore, la riconversione di sale in ludoteca e spazi espositivi, la realizzazione del nucleo dei servizi. Si tratta in pratica di un intervento di adeguamento funzionale che comprende la costruzione di una porzione adiacente all’ala nord del complesso. Il recupero dell’antica abitazione del custode nell’ala nord, insieme alla riapertura di antichi accessi tamponati, ha permesso di adeguare la dotazione di servizi e spazi accessori della biblioteca sia al piano terreno sia al piano superiore. Alcuni ambienti preesistenti voltati a botte sono stati riorganizzati e destinati rispettivamente a manifestazioni temporanee ed a un’esposizione permanente.
Il nuovo corpo funzionale che si aggiunge all’ala nord dell’ex convento va a sostituire una scala di sicurezza in acciaio. Il blocco in c.a faccia a vista rivestito esternamente in laterizio dota la biblioteca di un blocco scale con ascensore secondo la normativa in materia di sicurezza e antincendio. All’interno dell’ex convento convertito in biblioteca l’intervento interessa fondamentamentalmente le superfici di alcuni locali, che vengono ripavimentate e piastrellate nel blocco bagni.
Già rimaneggiata in precedenza, questa porzione ha visto un intervento lieve di sostituzione delle pavimentazioni e di rivestimento con ceramica nel blocco bagni.
L’intervento comprende anche lo studio di alcuni elementi d’arredo tra cui una rampa in legno che consente di superare il dislivello tra le sale e il chiostro e che, contemporaneamente, funge da contenitore. Su disegno anche i pannelli mobili in compensato marino, rivestiti di linoleum “Bullettin board” posti su telai in acciaio.
Il pezzo forte del progetto è senza dubbio la porzione aggiunta all’ala nord del convento. Realizzata con lo scopo di dotare il complesso di un blocco scale con ascensore secondo la normativa per la sicurezza, la “torre” sorge in sostituzione di una scala di sicurezza esistente. Secondo la definizione degli stessia architetti: «Il volume si presenta come un corpo massiccio che riprende e completa la scansione ritmica della facciata preesistente, segnata da quattro contrafforti murari tra loro circa equidistanti, ma se ne discosta grazie alla disposizione libera delle bucature, che seguono la configurazione dei pianerottoli della scala, forando la struttura interna in calcestruzzo armato faccia a vista ed esaltando la natura del rivestimento esterno in pianelle di cotto».
Internamente l’involucro strutturale si presenta in c.a faccia a vista. Qui la realizzazione dei getti ha richiesto un’attenzione particolare: per evitare il più possibile di rendere visibili le riprese di getto, i getti sono stati realizzati in tre livelli successivi con casseforme in tavole piallate alte 8,5 centimetri disposte orizzontalmente. La scala interna è stata gettata in un secondo momento ed è a vista senza alcun trattamento superficiale, stessa cosa per i pianerottoli.
Il rivestimento esterno è realizzato in laterizio: i progettisti volevano evitare di riproporre lo stesso formato di mattone impiegato nell’edificio esistente, per questo hanno optato per delle pianelle di cotto in mattoni pieni di dimensioni nominali 6x25x3,5 centimetri con fuga di circa 15 millimetri. Il piano di copertura del tetto è anch’esso completamente foderato in pianelle, in continuità con le superfici verticali.
Spazio fruibile e capace di aggregare
«Malgrado un’esecuzione dilazionata e lo stralcio di parte delle opere esterne, in attesa di una futura esecuzione, il progetto realizzato dimostra già pienamente le potenzialità dell’architettura per la creazione di spazi pubblici modernamente intesi fruibili da tutti e capaci di aggregare in un luogo le memorie e il senso di una comunità civica». LR-Architetti
Il produttore
Innovare nel rispetto della tradizione
SanMarco, azienda parte del Gruppo Terreal, ha fornito le pianelle in cotto impiegate per il rivestimento del corpo tecnico. Costantemente impegnata a ridurre il suo impatto sul pianeta, l’azienda concentra gli sforzi di ricerca e sviluppo a mettere a punto soluzioni costruttive innovative coniugando metodi produttivi tradizionali e tecnologie moderne, che arricchiscono di valore estetico il manufatto architettonico e valorizzano al contempo il patrimonio culturale. Rispetto al lavoro di Gonzaga, afferma Davide Desiderio, Image & Communication Manager di SanMarco Terreal Italia: «Essendo in contiguità con una porzione preesistente – resti di un antico convento del tardo XV secolo- realizzata in mattoni faccia a vista, il nuovo manufatto è completamente rivestito, sia nelle pareti verticali sia nella copertura, con pianelle in laterizio a pasta molle “tipo a mano” delle dimensioni di 25x6x3,5 centimetri. La scelta quindi dei progettisti è stata di riprendere la texture delle murature dell’edificio storico attiguo, facendo realizzare una posa miscelata di pianelle di tre tonalità di colore differente: dal rosso forte al rosato». Davide Desiderio, Corporate Image & Communication Manager di SanMarco Terreal Italia
Il distributore
Segni particolari: distribuire a Venezia
Ivano Boscolo Bielo affianca fin da giovane il padre nell’attività di trasportatore, servendosi dei vecchi “burci” di legno: questa attività gli permette di inserirsi nel settore edile e di avere in concessione un’area di 1500 metri quadri nel Canale della Scomenzera a Venezia, dove commercializza i materiali edili e dove oggi si trova anche l’ufficio vendite. La Boscolo Bielo Ivano S.r.l., forte oggi di una flotta di venticinque imbarcazioni di varia portata, fornisce materiali da costruzione, il noleggio di macchinari e attrezzature, un servizio di smaltimento materiali e altri servizi specifici. Ivano Boscolo Bielo, grazie a una grande predisposizione imprenditoriale, ha puntato soprattutto su qualità del servizio e disponibilità, arrivando a collaborare in opere importanti di ricostruzione e ristrutturazione. Realtà consolidatissima nel territorio lagunare, l’azienda si trova sempre di più a lavorare con professionisti e maestranze provenienti da altre zone d’Italia: fondamentale dunque farsi conoscere, e Boscolo Bielo ha puntato sulla pagina web, precisa e curatissima per una realtà che non si rivolge al cliente finale. Ivano Boscolo Bielo, titolare di Boscolo Bielo Ivano
L’imprenditore edile
Una sfida anche per noi
«Senz’altro un lavoro molto particolare». La definisce così la realizzazione del corpo tecnico il geometra Carlo Marzio, responsabile del cantiere per l’impresa Lares-Lavori di restauro. Soprattutto per quanto riguarda la cantieristica per la lavorazione del calcestruzzo a vista dell’interno del corpo scala: «Abbiamo dovuto far calibrare tutte le tavole dei cassonetti in modo da rendere invisibili le linee dei casseri a vista», continua Marzio, «Una sfida interessante e arricchente. Per il resto, i lavori si sono svolti senza particolari intoppi, a eccezione del ritrovamento a circa 80 centimetri sotto terra, dei resti di murature mentre effettuavamo gli scavi delle fondazioni. Questo imprevisto ci ha obbligato a fermare i lavori, e dopo un consulto con la Sovrintendenza abbiamo proseguito gli scavi a mano e in seguito ricoperto tutto». Sei in media le persone impegnate in cantiere per nove mesi circa. Carlo Marzio, geometra responsabile del cantiere dell’Impresa Lares-Lavori di restauro