
Riprogettata dell’architetto Fabio Carrabetta, questa residenza è il primo piano di una palazzina anni ’80, a Roma. Il suo totale remake ha coinvolto non solo gli spazi, ma anche i materiali: le richieste dei proprietari, infatti, erano di aggiornare gli interni per renderli più adatti alla loro famiglia, ma soprattutto volevano vivere in una casa dai materiali sani e il più possibile naturali.

L’architetto Carrabetta ha rivisto tutti gli spazi creando un grande ambiente unico per soggiorno, zona pranzo e cucina. Nella pianta originale, questi locali erano tutti separati tra loro da setti e porte. Ora, varcando la soglia, si accede a un ampio locale e, attraverso una porta scorrevole, si può vedere anche lo studio che un tempo era una camera da letto. Il progettista ha volutamente rinunciato a un corridoio chiuso che guidasse verso la zona notte, ma ha comunque creato un elemento di separazione con un lungo mobile contenitore in legno. Camere e bagni, seppure con misure diverse grazie a piccoli annessioni e spostamenti, sono state conservate nella loro posizione originaria.
Ecco quindi che prima di rivedere ambienti e rivestimenti l’architetto è intervenuto con alcune soluzioni eco, isolando le pareti perimetrali, sostituendo i serramenti con modelli a maggiore tenuta termica e installando un impianto di ventilazione meccanica. Dopodiché, si è dedicato a rivedere tutti gli spazi interni, cercando di creare, già dall’ingresso, un ambiente libero e fluido.

«Il mio lavoro verte alla sottrazione del segno: in questo progetto lo spazio è stato configurato con l’idea di una massima apertura tra i diversi ambienti e di avere come fulcro spaziale il soggiorno. I miei interventi hanno come prerogativa quella di usare materiali ecologici, quindi non dannosi per la salute e dove possibile, di origine naturale». Fabio Carrabetta, architetto

L’idea era di fare del soggiorno l’epicentro di tutta l’abitazione e, per farlo, il progettista ha eliminato tutti i setti originari che lo delimitavano. Ha creato così uno spazio aperto senza separazioni e barriere visive. Anche la cucina originale è stata spostata in quella che era la vecchia sala da pranzo e, al suo posto, è stata ricavata una lavanderia. Il risultato è che appena varcata la soglia la vista abbraccia tutto il soggiorno e può spaziare fino alla zona pranzo e alla cucina.

Anche lo studio, ottenuto dove un tempo c’era una camera da letto, è visibile immediatamente dall’ingresso anche se una porta a scomparsa permette di chiudere la stanza secondo le necessità. In questo caso, proprio per sottolineare il senso della fluidità spaziale è stata utilizzata una porta scorrevole, il modello Scrigno Essential, di ampie dimensioni, 120×240 cm. Nel resto della casa, invece, sono state scelte chiusure della stessa linea ma a battente. Questo modello, in entrambe le versioni, è stato scelto dal progettista perché è visivamente privo di stipiti e cornici coprifilo, così da ridurre al minimo le finiture fuori muro. Esteticamente, le pareti si presentano pulite, libere da elementi esterni per sottolineare la fluidità tra gli ambienti.

In generale, nella nuova distribuzione dei locali, l’architetto Carrabetta ha voluto conservare l’originale partizione zona notte e zona giorno, ma le ha rese comunicanti: non c’è più un angusto corridoio a distribuire gli spazi ma, si è creata una zona filtro aperta, delimitata solo da un elemento d’arredo in legno scuro. Questo modulo separatore è stato realizzato su disegno del progettista in legno di rovere tinto moro e fa contemporaneamente da contenitore e da libreria. Il legno di rovere è stato utilizzato anche per rivestire l’intera parete dell’ingresso, attrezzata a moduli contenitori. Per tutti i materiali il progettista si è rivolto a Teorema Tre, distributore di prodotti edili che ha collaborato con il progettista nella scelta dei materiali più adatti all’intervento: «in questo progetto – spiega il titolare Maurizio Teodori – è stata basilare l’analisi effettuata dall’architetto Carrabetta degli spazi dell’appartamento, analisi che è stata poi condivisa con il nostro consulente di sala mostra, che da anni collabora con l’architetto. Insieme, hanno potuto presentare alla committenza un ventaglio di prodotti mirato allo stile della casa».

Materiali naturali sono stati scelti anche per la zona notte: lungo il corridoio, per esempio, una porzione di parete lascia il posto a una grande lastra di marmo traslucido, che separa questo spazio di transizione dal bagno padronale. Una schiera di faretti ad incasso illumina questa quinta dal basso per dare risalto alle venature del marmo, creando suggestivi effetti di ombre e riverberi sia lungo il corridoio sia all’interno del bagno.
Il produttore
Elementi di design

La scelta delle porte interne non si scosta dallo stile pulito e fluido che caratterizza questo appartamento: il modello Essential di Scrigno ha infatti un particolare controtelaio con il quale gli stipiti e le cornici coprifilo spariscono e la porta diventa quasi invisibile. Come sottolinea Francesco Bigoni, direttore marketing Scrigno, «fin dalla sua concezione la linea Essential by Scrigno si è affermata come punto di riferimento nel mondo dell’architettura d’interni, dedicata soprattutto agli architetti e ai professionisti dell’interior design, che possono trarre vantaggio da un prodotto estremamente versatile, in grado di integrarsi perfettamente in qualsiasi tipo di progetto». Francesco Bigoni, direttore marketing Scrigno
Il distributore
Consulenza e collaborazione

«Teorema Tre nasce nel 1993 con l’obiettivo di creare una struttura specializzata nell’arredobagno e materiali per ristrutturazione. Qualità dei prodotti e del servizio, consulenza, progettazione e personale specializzato: questi sono gli elementi di forza che hanno reso Teorema Tre un’ azienda competitiva nel proprio mercato di riferimento. Uno dei nostri obiettivi principali è quello di reperire sul mercato prodotti nuovi e all’avanguardia, con una particolare attenzione a sposare partners rappresentativi per servizio, assistenza post-vendita, rispetto dell’ambiente. Ma questo spesso non basta: la nostra forza è la capacità di accoglienza, capire il cliente, essergli vicino con vero interesse». Maurizio Teodori, titolare Teorema Tre
L’imprenditore edile
Una collaborazione guidata dall’esperienza

«Da 20 anni mi occupo di ristrutturazione e nuovi progetti e in anni di esperienza ho capito quanto sia fondamentale uno stretto rapporto di collaborazione con il progettista e il cliente. In questa abitazione siamo intervenuti prima di tutto con una serie di demolizioni delle tramezzature, dopodiché ci siamo occupati degli impianti e dei rivestimenti. Un lavoro particolarmente accurato è stato fatto per i rivestimenti in legno e in marmo che sono la caratteristica di tutta la casa». Hangan Radu, titolare impresa edile