Laterlite. Consolidamento strutturale di una chiesa a Roma

 

(foto Laterlite)

Nel cuore di Roma, in Piazza di Trevi, accanto alla famosissima fontana settecentesca, si erge la Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio, rinomata per la sua splendida facciata barocca. Conosciuta nel Medioevo come “Sant’Anastasio de Trivio” (da trivium, incrocio di tre vie, da cui deriva il nome Trevi), era inizialmente dedicata al martire persiano Anastasio, a cui successivamente fu affiancato il santo spagnolo Vincenzo. A metà del Seicento, la chiesa fu completamente ricostruita da Martino Longhi il Giovane per volere del cardinale Mazzarino, allora primo ministro del giovane re francese Luigi XIV. Fino al 1876, era conosciuta come “Parrocchia Pontificia” per la sua vicinanza al Palazzo del Quirinale, allora residenza papale.

Recentemente, la chiesa è stata oggetto di riqualificazione grazie alla Soprintendenza Speciale Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Roma. Il progetto, curato dall’Ing. Mauro Annarelli, ha previsto il consolidamento strutturale delle pareti della sagrestia e il rifacimento dei solai in legno del locale rettoria. Questi solai, del tipo “a cassettoni” risalenti alla seconda metà del XVII secolo, erano in pessime condizioni, così come le strutture portanti, che necessitavano di interventi per ridurne la vulnerabilità.

(foto Laterlite)

Il sistema di consolidamento leggero strutturale Leca-CentroStorico di Laterlite è stato scelto per la riquali cazione di alcuni elementi strutturali di un monumento architettonico nel centro della Capitale

(foto Laterlite)

Per il rifacimento dei solai, si è mantenuta la stessa geometria strutturale originale, utilizzando travi in castagno sia per l’orditura principale che per quella secondaria, completata da tavolato spesso 3 cm. Per garantire un risultato efficace senza gravare ulteriormente sulle strutture esistenti, è stato scelto il sistema di consolidamento leggero strutturale Leca-CentroStorico di Laterlite. Questo sistema prevede la formazione di una nuova soletta in calcestruzzo leggero strutturale Leca, interconnessa al solaio esistente tramite Connettori CentroStorico, aumentando così la resistenza e rigidezza del solaio e la sua portata.

La soletta collaborante in calcestruzzo leggero strutturale Leca, collegata al solaio e alle pareti esistenti con Connettori Perimetrali in acciaio, riduce il peso sulle strutture, migliorando la risposta sismica e la portata utile del solaio. Realizzata con calcestruzzo strutturale leggero Leca-Cls 1400, premiscelato in sacco, la soletta pesa 1.400 kg/m³, molto meno dei circa 2.400 kg/m³ del calcestruzzo convenzionale. Pur essendo leggero, Leca-CLS 1400 offre resistenze paragonabili a quelle dei calcestruzzi tradizionali, con una resistenza meccanica a compressione di 25 Mpa; è incombustibile (Euroclasse A1) e pompabile con le attrezzature di cantiere tradizionali.

Per il passaggio degli impianti è stato realizzato un nuovo massetto alleggerito, con successiva posa di pavimentazione in cotto. La posa in opera è stata eseguita dall’impresa Dsd Costruzioni. Il calcestruzzo strutturale leggero Leca Cls 1400, confezionato in pratici sacchi, facilita le operazioni di movimentazione e stoccaggio anche nei cantieri più difficili, come quelli nel centro città, nelle isole pedonali o in zone a traffico limitato come Piazza Trevi a Roma.

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