
Il G-Rough, come tutta Roma – città in cui l’hotel apre i suoi spazi ai visitatori – ha visto passare molta storia e mantenuto di essa i segni, elaborandoli in un carattere peculiare.

L’edificio è stato costruito nel 1600 e ristrutturato, fra l’altro, a fine ‘800, restituendo l’immagine di una tipica palazzina in stile borghese del XVII, situata proprio nel centro della città.
In una posizione perfetta per i viaggiatori di Roma, il G-Rough si trova, infatti, nella storica Piazza di Pasquino, ai margini della famosa Piazza Navona: affacciato verso la chiesa di Sant’Agnese, e nasconde al proprio interno uno spazio dallo stile eclettico e ricercato, con soffitti originali in legno, pavimenti con decorazioni a meandri e intonaci patinati che rimandano alla Roma del passato.

Gli arredi raccolgono numerosi pezzi originali del designi italiano come quelli di Ico Parisi, Giò Ponti, Venini, e Seguso, e sono frutto del progetto di Emanuele Garosci e Gabriele Salini, che hanno saputo dare forma alla visione condivisa di ridefinire questo luogo come lussuoso hotel dall’ospitalità calda e non convenzionale.

L’arte è ovunque nell’edificio, inteso esso stesso come opera d’arte in sé. La realizzazione progettuale è stata condotta da Guendalina Salini – la sorella di Gabriele – curatrice della raccolta di opere appositamente commissionate a più di venti artisti, incaricati di caratterizzare l’edificio come nuovo scenario d’arte contemporanea.

L’hotel e la sua galleria, mettono, così, in mostra le opere di giovani artisti emergenti italiani ma anche d’artisti del calibro di Massimo Vitali e Mat Collishaw.

La galleria, un moderno wine bar a doppia altezza e la reception compongono gli spazi d’accesso all’hotel che realizza un luogo conviviale quasi felliniano, fatto di colori e texture sospese tra fantasia e barocco.