(Alessandro Franco, segretario generale di FederTerziario)
«Accantonare le posizioni precostituite e autoreferenziali che hanno spesso ostacolato il diritto del lavoro e le relazioni industriali dal creare sinergie costruttive e dall’emanare norme in grado di rispondere alle reali esigenze del mercato del lavoro». Questo è il messaggio di Alessandro Franco, segretario generale di FederTerziario e autore della prefazione del libro “La Rappresentanza delle Imprese Minori Importanza delle Imprese e ruolo della Rappresentanza” di Enrico Tezza, edito da Franco Angeli. Franco prospetta una nuova era della rappresentanza, centrata sull’analisi scientifica della realtà produttiva italiana, costituita in gran parte da imprese minori – micro e piccole imprese – che sono state marginalizzate nel dibattito politico-sindacale. La Confederazione, da trent’anni, si impegna a ribaltare questa situazione, sottolineando nei tavoli governativi l’importanza di collocare queste imprese al centro dei processi decisionali.
«Universitas Mercatorum è ben lieta di ospitare questo importante dibattito che mette al centro le micro e piccole imprese, pilastri importanti del nostro sistema economico» – ha precisato il Rettore dell’Ateneo, il professor Giovanni Cannata. «Solo attraverso un approccio inclusivo che tenga conto del valore delle diversità, possiamo costruire un quadro normativo che risponda meglio alle esigenze del mercato del lavoro contemporaneo. Le micro e piccole imprese devono essere riconosciute per il loro ruolo cruciale e devono avere una voce forte e chiara nei processi decisionali che influenzano il loro futuro. Questo libro di Enrico Tezza rappresenta un passo interessante in questa direzione, offrendo un’analisi approfondita e proposte concrete per una rappresentanza più efficace e giusta».
Superare le contrapposizioni ideologiche per una nuova rappresentanza delle micro e piccole imprese
(Prof. Enrico Tezza)
«Di fronte ai cambiamenti del lavoro» – spiega il professore Enrico Tezza, autore del libro -, viene ricercata una prospettiva innovativa capace di superare il corporativismo della rappresentanza, inteso come un sistema di rappresentanza di interessi riconosciuto dallo Stato che assegna un monopolio della rappresentanza alle organizzazioni maggiormente rappresentative in cambio del sostegno politico”.
Prosegue il professore: « In quest’ottica il volume si colloca all’interno della dottrina aziendale italiana rivolta alla imprese minori, aggregati imprenditoriali di lavoratori autonomi, micro imprese fino a 10 unità e piccole imprese fino a 50 unità, per ricercare una politica di rappresentanza coerente con i loro bisogni».
A chiudere i lavori troviamo Nicola Patrizi, presidente FederTerziario, che nel suo intervento evidenzia il raggio d’azione necessario per un’adeguata protezione delle imprese minori. «Abbiamo chiesto al governo di impegnarsi per agire nei tavoli europei dove si pianificano le politiche economiche che poi inevitabilmente incidono sull’azione delle nostre aziende, un’azione che deve chiaramente legarsi anche a una diffusa opera di sburocratizzazione che semplifichi la vita produttiva. Inoltre, siamo in prima linea per superare le difficoltà legate alla rappresentanza delle imprese minori in quanto la piccola dimensione si traduce nella difficoltà di avere peso nella definizione delle proposte alla politica».