
Il Duomo Vecchio di Brescia è stato oggetto di un importante intervento di risanamento che riguarda le pareti rivolte a sud, severamente compromesse dall’umidità di risalita che ne minacciava affreschi e intonaci. La vicenda che si è conclusa con la messa in sicurezza degli affreschi e della muratura rivolta a sud del duomo Vecchio di Brescia risale a diversi anni fa. Già nel 2000, il Servizio Edifici Monumentali del Comune, avendo in programma la costruzione di una struttura per l’isolamento del lato sud della cattedrale dall’umidità del terreno spingente, aveva effettuato uno scavo perimetrale al muro della medesima, giungendo fino alla quota di -4,20 metri rispetto all’attuale quota stradale, e rinvenendo tracce di murature risalenti al I secolo d.C. Venne quindi realizzata la porzione di struttura in calcestruzzo fino al limite della zona del pavimento musivo, di fronte alla quale i lavori vennero sospesi e i reperti ricoperti in attesa del finanziamento di un intervento più organico.

Nel 2010 vengono riaperti gli scavi nel terreno a ridosso delle pareti a sud della Rotonda, con l’intento di conseguire, con opera successiva, l’isolamento dell’edificio dall’umidità che degradava gli intonaci decorati delle pareti interne.

La realizzazione è avvenuta nel mese di marzo 2015, su committenza del Settore Edifici Pubblici e Monumentali del Comune di Brescia. Doerken Italia ha contribuito al risanamento con la fornitura di Delta-Ms20, la membrana alveolare ad alte prestazioni scelta per creare uno strato di ventilazione tra la muratura interrata esistente del Duomo e il terreno di riempimento.
In questa specifica applicazione lo spessore della camera d’aria giocava un ruolo fondamentale, ed è stato quindi necessario scegliere una membrana idonea e ad alta resistenza come Delta-Ms20, che grazie alla sua struttura alveolare, è in grado di creare un’intercapedine di aria di 20 millimetri, più del doppio rispetto alle tradizionali membrane alveolari normalmente impiegate a protezione delle pareti interrate. L’opportunità di avere un’intercapedine maggiorata è stata dettata anche dal fatto che, durante i lavori di scavo, sono stati rinvenuti alcuni cunicoli di aerazione e collegamento tra interno del Duomo ed esterno, che avevano il compito di favorire la naturale asciugatura della parete; successivamente la parete era stata interrata, impedendo di fatto la circolazione naturale dell’aria e provocando i problemi di umidità che si sono poi verificati.

