Nel settore edile, nonostante i progressi fatti, persiste un divario di genere significativo. Pur vedendo giovani e brillanti geometre assumere ruoli di responsabilità, come quello di capo cantiere, il loro numero è ancora insufficiente – ha dichiarato Doriana Scipione, Titolare di Plastica Vomano Gruppo Made -. La presenza femminile è fondamentale per affrontare le nuove sfide del settore, portando una prospettiva innovativa e una maggiore attenzione alle esigenze dei clienti. È necessario superare gli stereotipi e promuovere una cultura aziendale più inclusiva. Le donne devono mostrare più coraggio nell’assumere ruoli tecnici e accettare percorsi professionali sfidanti, mentre gli uomini devono essere aperti al confronto e pronti a valorizzare le competenze complementari delle loro colleghe. Il mondo dell’edilizia ha bisogno di un cambiamento culturale profondo: è fondamentale investire nella formazione e nel mentoring delle donne, promuovere politiche di conciliazione vita-lavoro e creare ambienti più equi e inclusivi. Solo così potremo sfruttare appieno il potenziale di tutte le risorse umane.
Gestisco con mio marito due punti vendita per un totale di 20 collaboratori e da sempre prestiamo molta attenzione all’aspetto umano all’interno delle relazioni. In generale, c’è molta flessibilità sull’orario di lavoro, non solo per le donne, ma anche per i giovani padri, considerato che fortunatamente oggi nelle famiglie la responsabilità nella cura dei figli è equamente distribuita. La flessibilità è riconosciuta in generale a tutte e a tutti, genitori e non, per garantire un maggiore equilibrio vita-lavoro. Questo non solo migliora la qualità della vita dei dipendenti ma si traduce anche in una maggiore produttività e soddisfazione. Credo fortemente che un’azienda debba essere un luogo dove tutti si sentano valorizzati e abbiano le stesse opportunità di crescita.
Qualche anno fa, sfidando la diffidenza del nostro ambiente storicamente maschile, abbiamo inserito una venditrice al banco edile. Non nego di aver registrato, inizialmente, una certa resistenza e pregiudizio da parte di alcuni clienti ma grazie a una formazione mirata e a un dialogo aperto, siamo riusciti a superare queste difficoltà. I risultati, alcuni anche sorprendenti, alla fine mi hanno dato ragione: la nostra nuova collega ha portato una ventata di freschezza e ha instaurato rapporti di fiducia con una clientela più ampia, contribuendo anche a un aumento delle vendite e a una maggiore presenza di clienti donne nel magazzino edile. Inoltre, la presenza femminile ha arricchito le dinamiche di gruppo, stimolando una maggiore collaborazione e apertura mentale tra tutti i colleghi. La diversità è un valore aggiunto per la nostra azienda e continueremo a investire nella creazione di un ambiente di lavoro inclusivo, dove ognuno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità e dove le donne possano ricoprire ogni tipo di ruolo, anche quelli tecnici. Le donne portano con sé competenze e prospettive diverse, che possono arricchire il team e migliorare la capacità di rispondere alle esigenze dei clienti. Stiamo creando percorsi di formazione personalizzati per le nostre collaboratrici: ad esempio, ho una giovanissima collaboratrice in showroom per la quale ho già pianificato, oltre alla formazione per venditori, anche dei corsi tecnici per consolidare e ampliare le competenze specialistiche che le consentiranno di confrontarsi “alla pari” con gli altri professionisti. A lungo termine, aspiriamo a diventare un punto di riferimento per le donne che vogliono lavorare nel settore edile, dimostrando che anche in un ambiente tradizionalmente maschile è possibile costruire un futuro più equo e inclusivo.
Per supportare al meglio le imprenditrici impegnate in progetti “per le donne” credo sia fondamentale un intervento congiunto di politica e associazioni: da un lato agevolazioni fiscali o accesso al credito agevolato per favorire l’imprenditoria femminile e all’altro creare reti di imprenditrici edili per lo scambio di esperienze, la collaborazione e le sinergie; organizzare corsi di formazione specifici per le donne che vogliono intraprendere o consolidare un’attività nel settore edile con particolare attenzione alle competenze tecniche, alla gestione d’impresa e al marketing e promuovere la visibilità dei progetti di successo. In questo il Gruppo Made, del quale faccio parte, è molto attivo e organizza periodicamente workshop e convegni tra tutti gli associati. Solo attraverso un approccio integrato e collaborativo potremo creare un ecosistema favorevole alla crescita dell’imprenditoria femminile.
Infine, sono personalmente molto coinvolta nel mondo delle associazioni con attenzione al tema femminile: partecipo in maniera attiva alle iniziative nella mia provincia per la diffusione di una cultura dell’inclusione e delle pari opportunità. In questo coinvolgo i miei collaboratori che accettano sempre con entusiasmo, come quando abbiamo realizzato per il comune di Teramo una panchina rossa (simbolo della lotta alla violenza sulle donne) in collaborazione con l’associazione Soroptimist.