La vie en rose dell’edilizia

Capitane Coraggiose 2025 | Caterina Nessi

In tutti i settori e non solo nell’edilizia c’è ancora molta strada da fare: le donne, me compresa, sono orgogliose e spesso faticano a chiedere aiuto – ha dichiarato Caterina Nessi, Direttrice generale di Eternoo. Per conformazione biologica e per evoluzione sociale le donne si trovano a dover conciliare carriera e famiglia in un periodo cruciale della loro vita lavorativa e se una donna è supportata nell’accudimento dei figli, lo sarà anche sul lavoro. Troppo spesso si parla di smart working come soluzione ma il vero problema è che molte madri vorrebbero lavorare a tempo pieno, ma non possono, perché è antieconomico e perché non sanno a chi affidare i bambini durante la giornata.

Come azienda, spesso ci siamo chiesti quali azioni di beneficenza intraprendere e la risposta che ci siamo dati è che il più grande atto di altruismo e generosità è quello verso i nostri collaboratori. Se non siamo i primi a prenderci cura di chi lavora con noi, come possiamo esserlo verso i nostri clienti? Mi piace ricordare una frase del film Wonder, “Sii gentile, perché ognuno sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla”, questa è la nostra missione: essere gentili con gli altri, a partire da chi ci sta accanto ogni giorno.

Così nel 2024 abbiamo lanciato a un’importante iniziativa di welfare femminile e familiare: il Baby Bonus. Si tratta di un contributo di 1.800 euro annui destinato a coprire le spese per asili nido, sia pubblici sia privati, e servizi di baby-sitting per i collaboratori con figli tra 0 e 3 anni. Il progetto ha avuto un grande successo ed è stato confermato anche per il 2025.

L’idea è nata dalla mia esperienza personale: sono diventata mamma lo scorso anno e, cercando un asilo nido per mio figlio, ho riscontrato costi proibitivi e difficoltà nell’accesso ai nidi pubblici. I requisiti per ottenere agevolazioni sono spesso complessi e la burocrazia può essere un ostacolo, ho quindi deciso di trasformare quest’esperienza in un’opportunità per i nostri collaboratori, offrendo loro un supporto concreto. Il progetto ha subito trovato il supporto di mio padre Franco, presidente del CdA, e di mio fratello Federico, amministratore delegato, e l’iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo da tutti i colleghi. Sono convinta che quando si fanno cose belle, nulla è davvero difficile e mi riempie di soddisfazione sentire, durante i colloqui di selezione, i candidati stessi che citano l’iniziativa del Baby Bonus, letta su LinkedIn, come un valore aggiunto che li ha spinti a candidarsi. Sapere che il nostro impegno in ambito welfare viene riconosciuto e apprezzato è la prova che stiamo andando nella direzione giusta e continueremo a sviluppare iniziative dedicate ai nostri collaboratori e alle loro famiglie.

Le aziende possono fare tanto ma il cambiamento deve partire dalle politiche attive: servirebbero posti garantiti negli asili nido per ogni nuovo nato (obiettivo non difficile considerando il drastico calo della natalità), rette più accessibili e servizi gratuiti di puericultrici nei primi tre mesi di vita del bambino (anche per supplire all’assenza del padre lavoratore e della rete di aiuti famigliari sempre meno forte).

Nel 2024 abbiamo avviato anche un piano di prevenzione triennale con ANT (Associazione Nazionale Tumori) siamo partiti dall’Emilia-Romagna con screening dermatologici per la prevenzione del melanoma rivolti a tutti i collaboratori e continueremo fino alla fine del 2025 in tutte le nostre filiali d’Italia. La salute deve essere la priorità di ogni azienda, vogliamo trasmettere un messaggio chiaro alle famiglie dei nostri collaboratori: ci prendiamo cura di loro.

Non credo che le donne abbiano bisogno di corsie preferenziali – che rischierebbero di sminuire il loro valore – ma piuttosto di un ambiente di lavoro che le valorizzi per il loro merito ed è per questo fondamentale la selezione di uomini empatici e intelligenti, in grado di riconoscere e supportare il talento femminile. Se è sufficiente una persona negativa a influenzare l’intera cultura aziendale, basta un leader intelligente e aperto per creare circoli virtuosi dove uomini e donne si valorizzano a vicenda. La chiave per il cambiamento non è solo avere donne capaci in ruoli di leadership, ma anche uomini intelligenti che sappiano valorizzarle.

Citando il titolo libro di John Gray, è vero che Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere ma in realtà l’uno non avrebbe la stessa luce senza l’altro: insieme formano un universo meraviglioso. Ecco perché, più che creare percorsi facilitati per le donne, è fondamentale costruire un contesto in cui le competenze e il talento di ognuno possano esprimersi al meglio.

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