Sono appena stati presentati dal Collegio Costruttori Edili di Torino e provincia – Ance Torino, in occasione dell’assemblea annuale dei soci, i dati del settore relativi ai primi sei mesi del 2013, un’occasione per fare il punto sullo stato del comparto. La situazione non è ovviamente rosea né per quanto riguarda i posti di lavoro persi nella filiera delle costruzioni, né per le commesse sia sulle opere pubbliche che sull’edilizia abitativa. Gli investimenti sulle costruzioni sono calati notevolmente, ma ancora più grave è la situazione del credito come ha sottolineato Alessandro Cherio, presidente del Collegio Costruttori di Torino: «Le banche ci hanno tradito, privilegiando la rendita finanziaria al finanziamento dell’economia reale».
Timidi segnali di un’inversione di tendenza, seppur non sufficienti, si registrano invece dal Governo, che ha iniziato a prendere in considerazione alcune delle richieste provenienti dal settore. Grandi margini di miglioramento anche per il Decreto “Fare”, che contiene alcune delle richieste del settore e di cui l’Ance si è fatta portavoce presso il Governo in questi mesi.
«Per dirla con una metafora – ha concluso Cherio – la situazione dell’edilizia è come un ammalato in terapia intensiva: quando si registra un miglioramento, il segnale è interpretato con grande ottimismo, ma la via della guarigione è ancora molto lunga; occorrono ulteriori cure e molto tempo prima che venga dichiarato fuori pericolo».