
La collaborazione tra Reply, Marazzi e Acpv Architects Antonio Citterio Patricia Viel segna una nuova sinergia tra innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. Insieme, stanno producendo ceramiche innovative il cui design è generato anche grazie ad algoritmi di Intelligenza Artificiale.
Innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale
Questo progetto rappresenta un avanzamento concreto nell’adozione di tecnologie sostenibili e innovative nella produzione industriale. L’integrazione di algoritmi generativi, ispirati alla biomimesi, ha permesso di creare pattern che fondono l’unicità organica del mondo naturale con la precisione digitale. Nato nel 2023 come sperimentazione interdisciplinare, il progetto si concretizza oggi in una speciale produzione di marmi generati: grandi lastre in gres destinate a definire alcuni spazi della nuova sede torinese di Reply.

«Abbiamo voluto integrare innovazione tecnologica, creatività e ricerca interdisciplinare, in linea con la mission di Reply: applicare le competenze digitali e l’Intelligenza Arti ciale per trasformare e innovare processi consolidati. La sinergia tra il nostro team specializzato in intelligenza artificiale e machine learning con quelli di Marazzi e Acpv Architects ha reso possibile la creazione di super ci ceramiche inedite che reinterpretano i marmi naturali». commenta Tatiana Rizzante, Ceo di Reply.

L’adozione di questi “marmi generati” si inserisce in un percorso che apre nuove possibilità creative e consente, al tempo stesso, di ottimizzare passaggi chiave del processo produttivo, come l’approvvigionamento e la logistica dei materiali.

Mauro Vandini, Ceo di Marazzi e Presidente Mohawk Global Ceramic, commenta: «La nostra missione è sempre stata quella di innovare e migliorare i processi produttivi, mantenendo un forte impegno verso la sostenibilità. Questo progetto dimostra come l’AI generativa possa trasformare il design ceramico, creando super ci che non solo rispettano l’ambiente, ma elevano anche gli standard estetici e funzionali del settore».